Realtà, mappe del mondo e successo

161123 Confronto realtà e mappaParliamo di successo e dei suoi presupposti.

Un fondamento della Programmazione Neuro Linguistica (PNL) sta nel ritenere che non reagiamo alla realtà, ma all’immagine che noi abbiamo di essa. Wikipedia etichetta questa disciplina come una pseudoscienza , però effettivamente pare che tutto funzioni come se ciascuno di noi creasse una mappa del mondo, che diventa la nostra realtà. Una mappa che evolve nel tempo e che si modifica in relazione alle esperienze ed ai riscontri che riceviamo dal mondo stesso.

Osserviamo come la teoria delle “mappe” spieghi bene come davanti alla stessa “realtà” reagiamo in modi così diversi e ed abbiamo opinioni così diverse. Spieghi bene anche il perché così spesso diciamo, o sentiamo dire: “quello è pazzo”. Semplicemente abbiamo mappe del mondo diverse.

In ambito lavorativo e professionale la coerenza della nostra mappa con quella dei nostri interlocutori è presupposto essenziale per il successo. Infatti essa comprende anche l’immagine che abbiamo di noi stessi e del valore aggiunto che pensiamo di potere portare alla società, tanto da convincerla a remunerarci per esso. Lo stesso vale anche per un’azienda nei confronti del proprio mercato.

Qui cominciano i guai.

L’immagine che abbiamo di noi stessi non necessariamente concide con quella del mondo esterno e solo un confronto con esso ci può aiutare a raddrizzare la mira.  Senza uno specchio infatti non sappiamo se siamo pettinati o se la giacca cade bene dietro. Inoltre gli specchi non sono tutti uguali. Anzi, sappiamo che sono tutti in un modo o nell’altro deformati, perché filtrati dalle mappe soggettive dei nostri interlocutori.

In un mondo che cambia rapidamente, poi, il confronto assume i connotati di un processo continuo di acquisizione di riscontri e rielaborazione della nostra mappa.

Non intraprenderlo, significa esporsi al rischio della autoreferenzialità e della conseguente alienazione. Credo che una parte rilevante delle colpe attribuite alla sfortuna debbano invece essere attribuite a noi stessi.

Professionalmente ho una quantità di intuizioni e trovo così importante sapere quanto e in che modo siano aderenti alla “realtà” che, specie in questi ultimi anni, sfrutto tutte le occasioni per aggiustare la mia mappa. Per lo meno renderla un po’ meno soggettiva. Ne va del successo professionale: una mappa coerente, infatti, rende molto bene focalizzati gli obiettivi ed efficaci le azioni.

Le due ultime opportunità di confronto risalgono ai giorni scorsi.

La prima, in occasione di un colloquio per una eventuale collaborazione con una Società operante nel settore ambientale. Mi ha intervistato Daniela, esperta e brillante recruiter di Milano. Dopo un’articolata conversazione in cui amabilmente mi ha radiografato fino alle ossa, mi ha regalato una serie di considerazioni che difficilmente avrei potuto fare senza un confronto ad alto livello. Esse riguardano gli ambiti ed alcune azioni concrete per la migliore valorizzazione delle mie “specificità”. In più, alcuni importanti accorgimenti utili sul medio e lungo periodo. Le sono davvero grato.

La seconda, in occasione di una visita presso gli stabilimenti della IMA SpA, organizzata dall’Istituto Salesiano di Bologna, che promuove attivamente gli scambi tra scuola e mondo del lavoro.

Da un lato, il mondo delle macchine automatiche. Quello dove sono nato professionalmente, dove ho progettato per quasi 10 anni sistemi di controllo e dove ho successivamente ho ricoperto ruoli di project management e business development.

Dall’altro il mondo della scuola, con una Direzione a mio avviso illuminata e la realtà dei ragazzi e delle rispettive famiglie.

Esperienze come questa mi aiutano a comprendere il contesto socio economico in cui si può – e si deve inserire una figura professionale come la mia. Concretamente, non escludo sviluppi anche nella direzione della formazione e della didattica.

Credo che le aziende che oggi si interrogano su come affrontare al meglio il mercato attuale e quello dei prossimi anni, potrebbero beneficiare grandemente di un approccio come quello che, da professionista, ho adottato per me stesso.

Anche per le aziende il successo si costruisce con una mappa coerente di chi sono, in cosa si distinguono e cosa possono proporre al mercato. In questo Michele Vanzi & Partners forse potrebbe esserVi di supporto. Confrontandoci lo capiremo facilmente.