Report e curiosità della spedizione a Malta

E’ ora di report. La spedizione a Malta delle cui premesse avevo parlato nel precedente articolo si è conclusa. Allora non sapevo come sarebbe andata a finire, oggi lo so e sintetizzo che cosa mi è – ci è rimasto: più di quanto prevedessi.

Si dice che tra il dire ed il fare ci sia di mezzo il mare.

Per quanto sia stato breve il tragitto aereo, a due passi dalle coste siciliane, l’avere attraversato il mare è stato di più di un viaggio: anche una metafora delle nostre ricerche, un’uscita dall’autoreferenzialità in cui, nel bene o nel male, cadiamo quando restiamo troppo a lungo privi di un confronto con un riferimento esterno. Noi come professionisti, noi come imprenditori e ricercatori, noi come italiani.

Nella fattispecie, abbiamo potuto conoscere e conoscerci meglio, attraverso  l’incontro con una realtà che, con alcuni presupposti diversi dai nostri, manifesta capacità, risorse e volontà di essere presenti sullo scenario internazionale con serietà, competenza e voglia di fare.

Rendiamo più leggibile questo report organizzandolo per (brevi) capitoli

La delegazione

La nostra piccola comitiva si presentava come una delegazione di CNA Bologna. Era composta di 4 persone: due imprenditori, Lorenzina e Paolo, rispettivamente presidente e vice del gruppo Innovanet di CNA Bologna, Carlo, ricercatore dell’Università di Bologna, socio dello spinoff denominato mHT – mHealth Technologies – che sviluppa prodotti tecnologici in campo medicale ed il sottoscritto, con un ruolo non sempre presente in queste circostanze: quello di manager, utile nell’eventualità di individuare progetti da portare a concretezza.

Obiettivo della spedizione:

valutare la opportunità e la possibilità di collaborazioni imprenditoriali con Malta e a Malta, redigendo un report per gli associati CNA

Perché Malta

Malta è un paese vivace, mediterraneo vicino all’Italia, con la singolarità, ancor più oggi, di appartenere alla UE così come al Commonwealth. Le sue politiche sono favorevoli allo sviluppo di attività imprenditoriali in loco.

Il motivo contingente: c’era andato Paolo l’estate scorsa in vacanza ed aveva sondato il terreno!

Metodologia: una serie di incontri utili ad una reciproca conoscenza ed alla individuazione di possibili progetti di reciproco interesse.

L’advisor

La missione ha potuto avere luogo grazie al supporto di una società locale, Equinox,  specializzata nella promozione di collaborazioni internazionali.

E’ l’advisor che ha ideato ed organizzato un programma di incontri con interlocutori nazionali  al massimo livello oltre ad ulteriori incontri non istituzionali con soggetti privati.

Il programma ha impegnato due giorni full time, più ulteriori appendici alla sera ed il giorno della partenza.

Degna di nota in questo report l’osservazione dell’advisor sulla utilità di una figura di project manager  italiano nell’ipotesi di una collaborazione con Malta, in grado di coordinare la compagine italiana. Potrebbe essere l’interlocutore di riferimento per l’advisor stesso.

I contatti istituzionali

Con un focus orientato verso applicazioni tecnologiche in campo medico, biologico e scientifico in generale, nel corso della nostra spedizione abbiano potuto avere incontri presso i tre principali centri operanti in tali campi. Strutture in gran parte modernissime, imponenti, bene attrezzate ed ancora in via di completamento nella loro costruzione e nel loro pieno impiego.

Per completezza di report, va osservato che Malta ha beneficiato efficacemente di significativi contributi europei.

In particolare, il Life Scienze Park, imponente nuovissima struttura, è un centro di ricerca, sviluppo, applicazione delle scienze della vita, con particolare attenzione alla sostenibilità ed alle crescenti problematiche dell’invecchiamento della popolazione.

Come ci ha spiegato Joseph, ideatore e direttore del Centro, il LSP è un centro aperto alla collaborazione internazionale tra studenti, ricercatori, centri di ricerca, operatori economici.

Joseph ci ha colpito per la visione, per l’intelligenza e per la squisita ospitalità che ci ha riservato. Potremmo dire che Joseph abbia creato gli spazi ed i collegamenti necessari per rendere accogliente la comunità scientifica di Malta e favorire collaborazioni internazionali di alta qualità.

All’incontro presso LSP ha portato personalmente i saluti la Ministra della Salute di Malta, con un discorso di benvenuto e di conferma delle politiche del governo a favore dell’innovazione e della collaborazione internazionale.

Lo stesso incontro, partecipato da diversi esponenti della comunità scientifica, è stato propedeutico alle successive visite presso   l’ospedale Mater Dei e l’Università di Malta

L’ospedale Mater Dei. Modernamente attrezzato, sorge nella vasta area prossima alla capitale la Valletta, dove sorgono anche il Life Science Park e l’Università di Malta.

Anche questa struttura è dotata di ampi spazi, svolge intense attività di ricerca e sviluppo con diverse strutture all’estero soprattutto inglesi e, naturalmente, con l’università.

Quest’ultima ospita studenti locali ed un notevole afflusso di studenti provenienti da tutto il mondo.

Nel corso della nostra visita, abbiamo potuto conoscere i rispettivi direttori e molti membri del loro staff. Abbiamo inoltre preso nota di diversi ambiti nei quali i nostri stessi interlocutori auspicano collaborazioni, connessi alle tematiche della diagnostica, della ricerca e di nuovi strumenti per la riabilitazione fisica ed il supporto in presenza di deficit motori. Notevole interesse hanno pertanto riscosso le demo di nuove apprecchiature presentate dalla startup di Unibo mHT – mHealth Technologies.

I contatti non istituzionali

La spedizione a Malta, complici i validi ristoranti del luogo, ha permesso ulteriori incontri con diversi soggetti, alcuni italiani, che vivono ed operano a Malta.

Molto interessanti le loro considerazioni, a volte anche critiche, ma che comunque confermano che questo paese può offrire molto, in termini di qualità della vita e di successo, per operatori economici, ricercatori e studenti, oltre a coltivare a sua naturale e nota vocazione turistica.

Anche in questo caso la presentazione della demo di un’apparecchiatura per la misurazione dei parametri di deambulazione, a supporto di percorsi di riabilitazione ha destato notevole interesse per un operatore che commercia con un delicato paese del nord africa.

 Alcune considerazioni generali su Malta

Questo report non può omettere alcune considerazioni utili al lettore.

Malta non possiede materie prime e non si propone per l’insediamento di vaste aree produttive, quanto come centro di ricerca, innovazione e scambio.

L’impressione che ho avuto è quella di una realtà volenterosa e capace, con una vocazione che trascende i confini numerici di superficie e popolazione, circa 500.000 abitanti. Malta si pone al contrario come punto di incrocio per scambi molto più ampi, soprattutto con UE e Commonwealth, abbondantemente riscontrabili nel modo di vivere e nelle opere anche imponenti recentemente realizzate.

I maltesi studiano e parano due lingue: l’inglese ed il maltese, ma anche l’italiano è piuttosto diffuso. A quanto ho percepito, gli italiani sono generalmente rispettati ed apprezzati. Le tracce di influenze arabe si riscontrano soprattutto nella particolarissima lingua maltese, così come numerosi vocaboli provenienti dall’inglese e dall’italiano e dal siciliano.

D’altra parte Malta sconta alcune carenze non ancora colmate come quella della viabilità nella zona più popolata comprendente la capitale ed un potenziale sviluppo per il quale sono state create le infrastrutture e non ancora il loro pieno utilizzo.

Quest’ultimo punto, per molti versi complementare rispetto alla realtà italiana, può costituire un interessante elemento di collaborazione di mutuo interesse.

Malta pare risentire delle turbolenze mondiali in maniera attenuata e si ha l’impressione che si tratti di una realtà che affronta le sfide ed il futuro con minore apprensione di quanto non facciamo noi

Politica e regime fiscale

Per quanto ne so Malta per molto tempo è stata considerata un porto sicuro in tema di fiscalità e di libertà di azione.

Come più esplicitamente ci hanno riferito i nostri interlocutori locali non istituzionali, tra cui diversi italiani che sono andati a vivere a Malta, le politiche incentivano fortemente gli investimenti a Malta e l’utilizzo dei proventi per nuovi investimenti in sito.

Un’importante azione è stata intrapresa dal governo negli ultimi anni per garantire che le attività e gil affari vengano gestiti nella legalità.

Come è stata vista la nostra delegazione

Un’altra considerazione riguarda comela nostra delegazione (mi pare) sia stata vista

Questi i maggior punti:

Come soggetti italiani, presenti nel mondo dell’industria e della ricerca, viene apprezzata la forza, la dimensione la robustezza.

La stessa associazione CNA, con il gruppo di imprese Innovanet 115 tra imprese e professionisti impegnati nella innovazione, hanno destato curiosità ed apprezzamento sia per la conoscenza di cui sono portatori sia per il network che essi possono costituire anche a loro favore.

L’avere presentato alcuni progetti concreti e lo stesso assortimento della delegazione, composta da rappresentanti di impresa, ricerca e management paiono avere trasmesso il messaggio di credibilità e concretezza che desideravamo comunicare.

Molto utile inserire nelle presentazioni notizie inerenti da dove veniamo, la nostra cultura industriale plurisecolare, così come testimonia ad esempio il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna. Suggerirei di non trascurare mai questo aspetto quando si va all’estero.

Prossime azioni

Attualmente sono allo studio alcune azioni di follow up sia con gli interlocutori istituzionali sia con alcuni non istituzionali.

Conclusioni

A conclusione di questo report, devo dire che al termine di questa esperienza gli orizzonti si sono allargati. Non solo perché vi sono presupposti per dare seguito ad alcuni progetti, ma anche perché ora conosciamo meglio ciò che offre questo paese e sapremmo come muoverci, o almeno orientarci per partire con un’attività.

Lo rifaresti? L’articolo precedente era stato scritto e pubblicato volutamente senza sapere come questa esperienza andava a finire. Ora lo so. Andava ad incominciare. Ho trovato infatti un’opzione in più per il futuro professionale, da percorrere se ne matureranno le condizioni. E’ un’altra frequenza su cui mi posso sintonizzare. La risposta è pertanto “certamente sì”

Non è poco, in un mondo in accelerazione esponenziale che cambierà presto i modelli di business, l’organizzazione delle aziende ed il modo di lavorare. Croce e delizia della quarta rivoluzione industriale, sulla quale tornerò con nuovi spunti nel prossimo articolo ed un sintetico report di due eventi notevoli sull’argomento, cui ho partecipato.