Fine dell’Anno: i consuntivi e le previsioni

La fine dell’anno è notoriamente tempo di consuntivi e di previsioni per il futuro. Previsioni che per un periodo relativamente lungo della mia vita professionale sono state proiezioni basate sull’esperienza ed arricchite con il raggiungimento di taluni obiettivi. Salvo incappare in qualche imprevisto che, come tale, ha modificato il corso delle cose rispetto alla previsione.

Oggi l’esperienza ci aiuta un po’ meno a fare previsioni rispetto al passato e gli imprevisti assumono maggiore frequenza, rendendo più aleatorie tali previsioni.

Se in un mare calmo è importante imparare a nuotare, in un mare mosso è importante imparare a surfare.

Non so quando arriveranno le onde e come saranno. So che devo aspettarmene sempre di nuove.

Detto questo, trovo interessante alla fine dell’anno guardarmi indietro e vedere cosa ha funzionato e cosa no, rispetto ai miei programmi. Avendo imparato che non necessariamente ciò che non ha funzionato sia stato un male per me.

Mi sovviene un’antica storia cinese, che racconta di una sequenza di fortuità occorse a due gemelli. Uno di essi si ruppe una gamba cadendo da cavallo, non partì per la guerra e sopravvisse.

All’inizio del 2016 ho preso una decisione importante: impostare il mio futuro professionale nella maniera più flessibile, senza preclusioni sul tipo di contratto con cui avrei regolato le mie collaborazioni. Più importanti, infatti, due cose:

  • La confidenza di potere portare un reale valore aggiunto
  • La sintonia dell’opportunità con i miei programmi di sviluppo

Di qui l’analisi aggiornata di ciò che voglio fare da grande, la sintesi dei contenuti da proporre, la scelta della forma di comunicazione, la costruzione di questo blog, l’attribuzione di una priorità alle attività di promozione, la raccolta dei frutti di semine recenti ed anche di semine lontane nel tempo.

Un processo che mi impegna a tempo pieno e che, al pari delle attività imprenditoriali, prevedo in continua evoluzione. Una libertà straordinaria al prezzo di un’incertezza con cui imparare a convivere.

Come dice la mia amica e consulente Elena: giocarsela nel mare magnum dell’incertezza dà un po’ di ansia, ma forse per persone come noi, che amano l’avventura imprenditoriale, va anche bene così.”

D’altronde, si può evitare l’incertezza? E’ alla base della nostra vita, tanto vale affrontarla!

“Muerto por mil, muerto por mil quinientos”, detto un po’ rudemente riprendendo una frase che Paolo recepì dallo suocero, generale dell’esercito peruviano. Paolo negli anni ’90 era il direttore della Riva Wind Power SpA (oggi Edison Energie Speciali SpA), presso cui ho lavorato per 7 anni come Project Manager nello sviluppo e realizzazione di numerose centrali eoliche.

Della stessa fonte mi è rimasto altrettanto impressa la seguente massima: “fai la tua parte, qualcosa sta lavorando per te”

Di qui due parole magiche per la fine dell’anno: perseveranza e fiducia.

Cari lettori, Buon Natale 2016 e Felice Anno Nuovo!