La Rete d’impresa e i più comuni modi di sprecarla.  Capitolo 1 – il dilemma degli imprenditori

La rete d’Impresa è intrinsecamente “4.0”: favorisce l’integrazione dei sistemi costituiti da parti prodotte da diversi fornitori. Già importante risposta per fare fronte alla globalizzazione, essa diventa uno strumento ancor più strategico, soprattutto per le PMI, per fare fronte ad un mercato globalizzato e che corre per diventare tutto automatizzato e connesso.

In un precedente articolo avevo affrontato il tema, soffermandomi sul valore della rete d’impresa e sulla mia esperienza ormai più che ventennale in prima linea, come team leader di progetti comuni sviluppati da più società coordinate tra di loro.

Oggi scendo un po’ più nello specifico, per analizzare come tante iniziative potenzialmente interessanti non hanno sortito gli effetti sperati. Con l’obiettivo di prevenire errori e di curare criticità laddove si siano già manifestate. In questo articolo ci occuperemo delle principali criticità che coinvolgono gli imprenditori.

Essi sono i soggetti più direttamente interessati al successo di una rete d’impresa, ma anche quelli più esposti ad un conflitto interno. Spesso infatti si tratta di rivedere alcuni punti fermi della loro imprenditorialità, magari proprio quelli che hanno fatto il successo della loro azienda per tanti anni.

Parlo della riservatezza dei dati sensibili, della piena autonomia di strategia e di azione, del pieno controllo sulle risorse.

Fare rete infatti richiede all’imprenditore di:

  • Condividere più informazioni di quanto non facesse prima, confidando nei patti di riservatezza, formali e non;
  • Rinunciare, talvolta, alla propria autonomia per salvaguardare l’obiettivo comune;
  • Sopportare le lamentele dei collaboratori non ancora «illuminati»;
  • Se è lui stesso il manager di rete, gestire due cappelli che non sempre calzano uno sopra l’altro;
  • Se non è lui stesso il manager di rete, dipendere da un terzo che può essere un imprenditore partner nella rete o un manager indipendente. Per quanto ho constatato, la seconda soluzione viene meglio apprezzata dai partner della società capofila, perché esente da possibili conflitti di interesse.

Si tratta di punti che gli imprenditori colgono presto e forse per questo spesso tendono a coltivare l’illusione che costruire un business con la rete d’impresa sia più rapido e più economico rispetto alle altre scommesse imprenditoriali. In realtà non è così: un progetto di rete è un progetto imprenditoriale a tutti gli effetti, per certi versi perfino più complesso.

D’altronde è vero che un progetto di rete viene generalmente intrapreso da aziende strutturate già in grado di sostenersi con il proprio core business. Così come è vero che, generalmente, il valore degli investimenti nella rete è di almeno due ordini di grandezza inferiore al valore del core business.

In ogni caso, tutte le difficoltà e le remore sono superabili se esiste un progetto imprenditoriale rigoroso e “intrigante” per i partner nella rete. Quando mi sono occupato con la Ocem Spa dello sviluppo del business dei sistemi di alimentazione elettrica della illuminazione pubblica, il nostro raggruppamento di imprese era l’unico al mondo capace di progettare e fornire sistemi in tutte le architetture possibili, invece della sola prevalente in tutto il mondo, cioè la distribuzione in parallelo in bassa tensione. Siamo stati capaci di fornire sistemi sia in parallelo sia in serie, sia in bassa tensione sia in media tensione, a seconda che si trattasse di aree urbane, extraurbane, autostrade, gallerie, ponti.

Quando mi sono occupato con la LAE Srl delle rete Trafogrid, questa rete, costituita da produttori di macchine automatiche complementari per la realizzazione dei trasformatori elettrici, si presentava come l’unica al mondo in grado di progettare e fornire interi impianti chiavi in mano.

Quando la rete funziona, è impressionante come le prospettive si allarghino e come si possa raggiungere un nuovo posizionamento sul mercato.

Del progetto di rete, dello sviluppo e della cura delle ulteriori patologie ne parleremo in un altro articolo.

Come sempre, non esitate a contattarmi per un possibile supporto a partire dalla fattibilità e nelle varie fasi del Vostro Progetto!