Il piano industria 4.0 delle nostre PMI e la scelta del cuoco per il successo di una nuova ricetta

Il piano nazionale Industria 4.0 individua gli ingredienti per creare un’azienda al passo coi tempi e concede  incentivi importanti sotto forma di ammortamenti “super” e “iper”. Tutto questo in un momento congiunturale straordinariamente favorevole agli investimenti:

  • Costo del denaro ai minimi storici
  • Entità e qualità degli incentivi
  • Disponibilità delle tecnologie abilitanti fondamentali per la gestione dell’ecosistema, dalla sensoristica all’automazione, dalla connettività in rete lungo la catena del valore, alla sicurezza, dalla diffusione dell’IOT alla gestione dei Big Data

Tutto semplice pertanto? Pare di no. Sono molte le aziende che sentono parlare della necessità di cambiamento, di incentivi, ma che in realtà non sanno da che parte iniziare. O che non hanno tempo per occuparsene. O che hanno individuato qualche azione puntuale, senza una consapevolezza d’insieme del proprio posizionamento in questo ambito.

Si tratta infatti di inventare una ricetta nuova conoscendone gli ingredienti, almeno per tipologia. Una parte di questi ingredienti sarà già disponibile in azienda, una parte sarà reperibile all’esterno.

Individuati e reperiti gli ingredienti, dovremo lavorarli nella nostra cucina, con gli spazi, le stoviglie, gli utensili, forni e fornelli di cui disponiamo. E’ probabile che alcuni elementi debbano essere rinnovati o anche riallocati. Altri dovranno essere acquistati. C’è da prepararsi ad un po’ di turbolenza, come quando si fa il cambio di stagione negli armadi.

Manca un solo elemento. Il cuoco. Ingredienti e cucina sono essenziali per fare un buon manicaretto, ma non bastano! Inoltre sbagliare la ricetta non è il caso.

Credo che il cuoco più adatto a raccogliere questa sfida:

  • debba avere una solida esperienza teorica e pratica di cucina, meglio su più cucine
  • debba essere allenato a fare ricette nuove
  • non possa avere fretta ed essere distratto da altri “devo”
  • sappia interagire con i collaboratori formando e sviluppando le competenze della squadra
  • sappia supportare il ristoratore nel centrare gli obiettivi per il suo ristorante
  • si tenga costantemente aggiornato perché i pranzi serviti siano di gradimento per una porzione sempre più vasta di clienti

Nel Piano Nazionale Industria 4.0 gli ingredienti della ricetta non sono commestibili, ma devono essere ugualmente individuati, reperiti ed integrati tra loro, diremmo quasi “cucinati”, con il fondamentale coinvolgimento delle persone. Si tratta di una sfida inedita per tutti. Ne ho conferme quasi quotidiane dai seminari che frequento, dagli incontri che faccio e dai media che consulto. Così come ho molteplici riscontri di come le aziende più avanzate si siano attrezzate.  Le più grandi con team interno appositamente costituito, le altre in varia maniera, ancora in evoluzione. Interessante da questo punto di vista l’azione intrapresa dalle principali associazioni di impresa e di lavoratori come ConfindustriaFedermanager ed anche CNA-Bologna, secondo formule collettive ed individuali, per favorire l’incontro tra imprese e liberi professionisti, a colmare un gap drammatico di management ben noto in Italia già molto prima che si parlasse di Industria 4.0.

Il Vostro cuoco

Michele Vanzi