Ripartenza: verso dove, come. E con chi.

Ripartenza. Tutti i grandi cambiamenti sono preceduti dal caos (Deepak Chopra). Come ricordava recentemente l’AD della Dallara SpA Andrea Pontremoli, si chiama caos la combinazione di forti cambiamenti con la rapidità con cui essi si verificano. Lo stesso carismatico manager faceva poi notare come in un contesto caotico la forma mentis propria degli italiani, legata in prima istanza al ”perché” piuttosto che al “come” dia loro un vantaggio competitivo rispetto a chi basa le proprie azioni sulla esecuzione di procedure. Ciò non toglie che in questa fase importanti interrogativi alleggeriscono (se va bene) il sonno dei nostri imprenditori, e non solo il loro. Due domande perentorie: CHE COSA E’ IMPORTANTE FARE E CON QUALI RISORSE?

L’emergenza finanziaria è fin troppo chiara, ma il suo superamento è condizione necessaria ma non sufficiente per la ripartenza. Bisogna superare l’emergenza economica. Contano il cosa, il perchè e poi il come.  Su questo gran parte degli imprenditori e dei cittadini attivi si sta interrogando, me compreso. Di certo quando la ripartenza (ormai prossima, speriamo) sarà possibile bisognerà avere già deciso che direzione prendere.

Una ripartenza che non deve e non può avere l’obiettivo della restaurazione, ma di nuovi traguardi di cui c’era evidente bisogno anche prima del coronavirus. Traguardi che richiedono determinazione, slancio, leve ed anche una squadra con allenatori, preparatori atletici, addetti alla cura del fondo per la rincorsa e materassi per completare l’operazione nella migliore sicurezza. Come nel salto con l’asta.

Fuor di metafora, cosa possiamo fare?

Vi dico quel che faccio io e cosa potrò fare con Voi, che volete rispondere alle crisi con la forza dell’eccellenza di cui siamo capaci.

Fondamentalmente due cose:

  • Aggiornamento continuo, studio e divulgazione dei risultati
  • Consulenza e management per quelle aziende che cercano una risorsa dedicata per realizzare il loro piano strategico.

Il primo punto è fatto di investimenti e molto tempo dedicato alla partecipazione ad eventi e a tavoli di lavoro, tra i quali:

Il Gruppo di Lavoro Industria 4.0 di Federmanager BO-FE-RA

Il Gruppo di Lavoro Ingegneri dell’Informazione dell’Ordine di Bologna

Il Consiglio Direttivo del Club UmiqPlus, formato da imprenditori e consulenti direzionali che da alcuni anni lavorano insieme su base volontaria. Operiamo gratuitamente per promuovere un percorso di sviluppo che offra una Nuova Prospettiva alle PMI italiane.

Nella varietà delle competenze di UmiqPlus, la mia peculiarità vuole essere quella di integrare le competenze dell’ingegnere industriale, promotore dell’Industria 4.0 da quando ancora non la si chiamava così, con le competenze gestionali che permettono di definire e realizzare piani strategici d’impresa adeguati con i tempi.

Questo è il profilo per il quale investo e continuerò ad investire nel futuro.

La divulgazione spazia dagli eventi organizzati o partecipati dai tavoli di lavoro alle ulteriori opportunità di incontro: dalle aziende clienti per le quali seguo progetti di industria 4.0 e/o Ricerca e Sviluppo fino agli studenti delle scuole superiori cui da qualche anno dedico un pò del mio tempo: mi pare importante sensibilizzarli su “come ci servono dall’altra parte”, cioè presso le aziende dove andranno a lavorare!

Non dimentichiamo poi le collaborazioni con i Partner di Michele Vanzi & partners!

Persone ed aziende con cui ho lavorato con successo nel corso di questi (ormai) quattro decenni. Persone ed aziende di cui sono onorato di essere stato a mia volta considerato partner.

Il secondo punto riguarda l’attività di consulenza e management. E’ la naturale applicazione delle competenze sviluppate con l’attività di aggiornamento continuo e di studio.

C’è una complementarietà incredibile tra le competenze interne di un’azienda e quelle di un esterno con esperienza continuamente impegnato in attività di studio ed aggiornamento. Soprattutto quando il contesto cambia profondamente.

Il ricorso a consulenze esterne fino ad oggì è risultato diffuso all’estero molto più che in Italia, ma il potenziale benefico per le nostre imprese è tale da costituire un mercato potenziale quasi sterminato.

E’ una dimostrazione concreta da parte dell’impresa di sapere combinare know how con know where, in un’ottica di aggregazione strategica. Che magari scoprirà applicabile su diverse scale.

Se le aziende realizzano ciò, presto di consulenti, ingegneri e manager preparati ci sarà bisogno come delle mascherine.

Per questo riteniamo così importante ogni azione di diffusione e di promozione dei modelli che stiamo  sviluppando ed adattando.

Non a caso le attività di UmiqPlus sono anche rivolte verso le istituzioni, con proposte concrete di leggi a sostegno alle imprese e di incentivazione dei progetti di sviluppo strategico, in analogia ed integrazione con quanto previsto dal Piano Nazionale Industria 4.0.

Come pronunciò un saggio:

“la vita non è ciò che ci succede, ma quello che ci facciamo con quello che ci succede.”

Chissà se, sponte o spinte, da un dramma sappiamo ricavare un insegnamento e prepararci un futuro. Io ci credo.