Un Innovation Manager per evitare la fine della rana bollita

Un Innovation Manager. Sì, un Innovation Manager. Per tradurre in pratica la raccomandazione di tanti “bisogna innovare”, che non sempre sappiamo come declinare nella nostra realtà.

Vale per le imprese così come per i professionisti ed i lavoratori con compiti di responsabilità. Dovrebbe valere anche per le istituzioni ed ogni soggetto costituito o comunque in grado di portare valore aggiunto nella Società.

Vale in modo speciale per chi ha l’ambizione di interpretare il ruolo di Innovation Manager nelle aziende. Ruolo la cui importanza parrebbe un pò più evidente dopo le accelerazioni create dall’emergenza sanitaria sullo stato già delicato delle nostre aziende, in termini di competitività (mediamente in calo da due decenni) e di solidità in prospettiva sul medio termine.

Accelerazioni che, sperabilmente, indurranno molte aziende a muoversi ed evitare la fine della rana bollita di Marty Rubin:

… la rana immersa nell’acqua fredda di una pentola posta sul fuoco apprezzò dapprima il tepore, sopportò la temperatura un pò troppo elevata e non ebbe più la forza di saltare quando realizzò che lì dentro non sarebbe  sopravvissuta …

Molto opportuna pertanto l’iniziativa dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bologna di affrontare il discorso del Cambiamento e della figura dell’Innovation Manager in chiave locale, con un webinar che ha avuto luogo lo scorso  16 giugno 2020. Destinato originariamente agli iscritti, i suoi contenuti sono stati ritenuti utili per una platea molto più ampia, tanto da decidere di registrare e pubblicare sul canale YouTube dell’Ordine la registrazione di tutti gli interventi – CLICCA QUI PER ACCEDERE ALLA REGISTRAZIONE INTEGRALE. In tale occasione il sottoscritto ha  riportato  dati e considerazioni ritenute importanti per svolgere  efficacemente “La professione dell’Innovation Manager” –  vedi registrazione da  2h 19′ a 2h 54′.

In estrema sintesi potremmo dire che:

  • esiste un nuovo strumento normativo, la ISO 56002:2019 specificamente sulla Gestione della Innovazione;
  • esistono diversi modelli, realizzati normalmente in ambito di associazione di imprese, per una analisi preliminare rapida dei punti di forza e delle principali aree di criticità all’interno di una azienda, soprattutto in ambito PMI. La correzione delle principali criticità prelude alla definizione del piano strategico di sviluppo di cui al punto successivo;
  • esiste (almeno) un modello di sviluppo strategico, abbordabile dalle PMI, in grado di dare loro una Nuova Prospettiva in un mercato globale, interconnesso ed in espansione prevalentemente lontano dall’Europa.

L’intervento del sottoscritto ha avuto come oggetto l’ultimo punto, che integra i principali risultati ottenuti con il gruppo UmiqPlus citato in precedenti articoli (prossimamente cambierà nome e diventerà un’Associazione Culturale), una serie di informazioni raccolte con le intense ricerche di questi ultimi anni e l’esperienza professionale ormai di quasi 4 decenni presso aziende manifatturiere e/o di servizi.

Scarica di seguito il .pdf dell’ultima presentazione “La professione dell’Innovation Manager”!

200616 Innovation Management OrdingBO 16 giugno 2020 – Michele Vanzi

Siamo un pò tutti rane e la temperatura crescerà rapidamente. Abbiamo (ancora) le energie per saltare ed abbiamo anche idea di come fare. Facciamolo!