Elezioni. Stavolta tocca agli Ingegneri di Bologna e Provincia decidere come indirizzare le azioni e le politiche del proprio Ordine dei prossimi 4 anni. E stavolta l’evento è più interessante rispetto alle precedenti tornate elettorali, Vi spiego perché.
Le trasformazioni dell’ultimo decennio hanno innescato una selezione darwiniana che non ha risparmiato imprenditori, artigiani, lavoratori dipendenti e liberi professionisti.
Selezione che ha premiato la capacità di adattarsi, penalizzando scelte troppo conservative o attendiste.
Lo stesso Ordine ne ha pagato le conseguenze, risultando poco attrattivo verso gli Ingegneri Industriali e dell’Informazione e troppo poco incisivo nella vita economica e sociale del Territorio.
Fatto meno evidente allo stato attuale è che lo stesso Ordine, raccogliendo la sfida darwiniana, nel corso dell’ultimo quadriennio ha individuato ed avviato una serie di iniziative mirate a fare di esso un centro di idee, di servizi e di tendenza coerenti con le esigenze del Territorio e rispondenti alle varie declinazioni di specializzazione, età e tipologia di attività lavorativa dei laureati in ingegneria.
Ho partecipato a diverse di tali iniziative, sia nell’ambito del Gruppo Ingegneri dell’Informazione sia a livello più generale, coinvolgendo altre associazioni e soggetti istituzionali. Sono diversi gli articoli del presente Blog che riportano esperienze in tal senso.
Cito ad esempio i seminari presso la fiera SPS Drives di Parma, nati da una collaborazione a livello di Federazione Regionale FedingER ed interregionale con i colleghi della Regione Lombardia (Croil). Esperienza concreta che ha evidenziato la straordinaria forza che scaturisce quando si è capaci di condividere idee ed azioni per un obiettivo comune.
Cito i rapporti con Confindustria Emilia e CNA, con i quali si stanno attivando convenzioni per favorire l’interazione tra aziende ed ingegneri liberi professionisti, data la carenza storica di incontro tra domanda ed offerta.
Cito i rapporti con Aster e Federmanager, così come quelli con l’Associazione ACEF che ci ha permesso di avviare interessanti collaborazioni con Commercialisti ed Avvocati.
Dall’esperienza presso l’Ordine concludo che:
- La Società ha un forte bisogno del supporto tecnologico ma anche civile e sociale degli Ingegneri
- All’interno dell’Ordine vi sono la consapevolezza, le idee, le persone e le prerogative per assumere il ruolo di primario spicco di cui ha bisogno il Territorio
- L’idea dell’Ordine come “Casa degli Ingegneri” in grado di raccogliere, armonizzare e rispondere alle esigenze delle diverse specializzazioni (Civili, Industriali, dell’Informazione), fasce di età e tipologie lavorative è assolutamente fattibile e, direi, improcrastinabile.
La figura dell’Ingegnere avrà tanto più futuro quanto più saprà creare valore aggiunto ed evidenziare la qualità dei propri servizi. La preparazione e le deontologia saranno gli elementi distintivi che lo caratterizzano verso il cliente.
Nello scorso quadriennio ho potuto svolgere diverse attività grazie alla fiducia accordatami dal team guidato dal Presidente Simona Tondelli e dal Segretario Andrea Cenni, che oggi presenta un Programma, un Manifesto ed una Lista di Candidati sotto il nome di “Professione Ingegnere”.
Altri riferimenti su Facebook e su Linkedin.
Qualora le prossime Elezioni confermassero una linea di continuità con quanto intrapreso, potrò sviluppare la mia attività presso il Gruppo di Lavoro per la Comunicazione ed i rapporti con Enti ed Associazioni.
Pertanto ai colleghi: prendetevi il tempo per partecipare a queste Elezioni! recarvi a votare tra il 31/08 e l’11/09: ne vale la pena!
Per tutti: ci aggiorniamo!