Farete 2017, sempre la stessa cosa. Anzi no.

L’evento Farete 2017, all’apparenza, non si distingueva da quello del 2016 se non per la grande scritta sulla grande parete dietro il palco del Padiglione 18 della fiera di Bologna, per la diversa dicitura dell’anno.

Questo nonostante il promotore principale di Farete 2017 sia diventato Confindustria Emilia, in luogo di Unindustria Bologna, nata dalla fusione delle associazioni delle province di Bologna, Ferrara, Modena.

Il padiglione 15, dedicato agli stand, degli espositori era il solito alveare di celle piccole o medie brulicanti di api laboriose, talvolta semplicemente ronzanti. Non ho remore a collocarmi in quest’ultima categoria, tanto meno di avere portato a ronzare prima un Millennial, qualche anno fa, poi una rappresentante della Generazione K, in questa circostanza, almeno per fornire qualche dato in più sul mondo che ci circonda e verso il quale, volenti o nolenti, essi sono proiettati. Dovere che sento come padre e come Baby Boomer, cresciuto in un mondo in crescita ed oggi nella prospettiva di lasciare in eredità un mondo irto di incertezze economiche, sociali, ambientali, politiche, amplificate dagli effetti di una accelerazione tecnologica senza precedenti.

Sono contento che sia Matteo, 26, sia quest’anno Elena, 21, abbiano accettato di buon grado la proposta e non mi abbiano risparmiato apprezzamenti che conservo con cura e perplessità assolutamente pertinenti di cui ho fatto tesoro.

Per quanto mi riguarda, non sono mancati nuovi spunti di informazione, di confronto e di riflessione, che hanno aggiunto un altro tassello alla mia percezione del divenire in un mondo in trasformazione. C’era da aspettarselo: l’evidenza del Panta Rei non è mai stata così lampante nei 26 secoli di storia che ci separano dall’intuizione di Eraclito.

Torniamo a noi.

Gli effetti dell’ingresso nella società dei 16-22 enni di oggi, denominati “Generazione K” sono stati al centro della memoria presentata all’Assemblea annuale dall’economista britannica Norina Hertz. Una generazione  cresciuta con lo Smartphone in un mondo contraddittorio, pieno di riferimenti fugaci ed in continua rivoluzione.

Una generazione che ha tutte le premesse per creare una discontinuità con le generazioni precedenti e che, secondo la Prof.ssa Hertz costituirà un elemento di cambiamento non inferiore a quelli connessi con la tecnologia e gli avvenimenti internazionali degli ultimi anni.

Degli investimenti in ambito ambientale e dei diritti umani da parte di colossi mondiali come Microsoft ha parlato invece Kerry Kennedy, Presidente del Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights, Washington D.C., USA. Un trend in netta crescita (ed indipendente dalle attuali politiche USA) che vuole essere virale, per una società più giusta.

Gli interventi dei presidenti Alberto Vacchi e Vincenzo Boccia non hanno mancato di sottolineare gli elementi di sfida in corso, la necessità di adattarsi al cambiamento e la persistente incapacità dell’Unione Europea di uscire dai particolarismi per attivare politiche efficaci. Forse l’unico elemento di novità: quell’1,3% di crescita che si vorrebbe far diventare strutturale.

Al di là dell’assemblea, i seminari di Farete 2017. Ho partecipato a due della folta lista disponibile. Uno “tecnico” sulle perizie giurate richieste dalla legge finanziaria per l’Iper ammortamento (Vedi articolo precedente, Vi ricordo che sono abilitato a farle e che sono già attivo su di esse!) ed uno sulla Certificazione UMIQ, avente per oggetto una metodologia per l’esecuzione di diagnosi aziendale e la individuazione personalizzata delle più importanti aree di miglioramento. Frequenterò nelle prossime settimane il corso presso FAV e prevedo di potere la conseguire qualifica di Esperto UMIQ da parte di Confindustria Emilia entro fine anno 2017.

Non ho potuto partecipare al seminario sul neuromarketing da parte degli amici di Tecnostudi per la sovrapposizione col seminario UMIQ. Seminario interessante perché si tratta di una disciplina in pieno sviluppo, che peraltro si collega bene con i mei studi teorico-pratici triennali di Programmazione Neurolinguistica dei primi anni 2000.

Farete 2017 è stata inoltre l’occasione per la stipula di una Convenzione tra OrdingBO e Confindustria Emilia. Lo sviluppo di Sinergie sul Territorio è un ambito sul cui sto lavorando da anni e su cui spero di potere dare un mio contributo anche nei prossimi.

Per quanto riguarda la visita agli stand, anche quest’anno numerose occasioni di incontro, con contatti esistenti e nuovi.

Dico solo che proprio da un incontro in occasione della scorsa edizione Farete 2016 è maturata una collaborazione con un incarico di docenza annuale cui dedicherò volentieri una “porzioncina” del mio tempo.

Fare rete porta concreti vantaggi per chi si incontra.

Alla prossima!