Preparativi ed attualità della Pausa d’ Estate

Estate. 160817 Salto - da G ImmaginiCome osserva argutamente Giuseppe, titolare di uno studio tecnico di progettazione, verso la fine di luglio le attività prendono un’accelerazione perché – si sa – con la prima decade di agosto “finisce il mondo”. E’ il momento in cui tutto diventa urgente, si moltiplicano i rammarichi per il tempo perduto, perfino la programmazione dei più attenti sostenitori della pianificazione vacilla sino all’ultimo, sottoposta alla resa dei conti. Questo anche quando le attività durante l’anno non hanno saturato le risorse.

Il lato positivo: il dopo.

L’indomani dell’Apocalisse, infatti, ciò che è fatto è fatto, si può tirare il fiato e ragionare a bocce ferme. Amo viaggiare, amo il relax, amo prendere ritmi “su misura” che durante l’anno difficilmente posso e voglio permettermi. Ma la vera forza della Pausa d’ Estate sta nel rimettere in ordine le idee e nel definire quali novità introdurre nell’anno che verrà. Novità che mi permettano di avvicinare sempre più la vita e le scelte a come sento che dovrebbero essere.

Così accadde nell’estate in cui, terminati gli studi ed il servizio militare, ho potuto scegliere tra diverse proposte di lavoro, fantasticando per la prima volta sulle nuove prospettive che si sarebbero aperte a seconda della scelta.

Così quando il posto di lavoro è stato in pericolo a causa di una crisi aziendale. Una situazione difficile, frustrante, sconfortante anche per le incertezze economiche che aveva provocato, aprì di fatto una nuova sorprendente ed affascinante prospettiva nel mondo delle rinnovabili, con le centrali eoliche, ancora pochissimo diffuse in Italia.

Così ancora quando ho ritenuto fosse il tempo per dare una svolta al percorso lavorativo, abbracciando la libera professione, a modo mio. Anche attraverso iniziative che possono apparire bizzarre, come quella di attivare un blog on line …

Effettivamente una pausa è la cosa più salutare che possiamo fare quando dobbiamo o vogliamo cambiare qualcosa. La pausa d’ Estate semplicemente introduce un appuntamento periodico, non necessariamente connesso con particolari esigenze. Non per questo si tratta di un’opportunità meno preziosa, per chi ritiene che si possa migliorare l’esistenza propria e di chi gli sta intorno.

Fino a meno di un secolo fa la Pausa d’ Estate non esisteva affatto, per i più. Poi è diventata un fenomeno di massa, sotto il nome di “ferie”. Per un lungo periodo la manifestazione più evidente dell’illusione di un benessere crescente ed irreversibile, almeno nel mondo occidentale.

Oggi è diverso e capita sempre più spesso che una pausa diventi essenziale per ripartire, anche se non è estate. Ritengo che essa sia ancora più importante per chi vive questo periodo con uno spirito lontano da quello delle “ferie” classiche.

Si tratta infatti di dare spazio ad un sogno nel cassetto; di cogliere una opportunità inesplorata che, se ci pensiamo bene, è alla nostra portata; di mettere a punto un piano convincente per affrontare un problema irrisolto, questa volta su nuove basi.

La Pausa d’ Estate mantiene il suo valore per la possibilità di allentare la morsa delle cose urgenti a favore delle cose importanti. Così come in inverno quella di Natale.

Credo che il motore di tutto questo si chiami Fiducia. Su cosa essa si fondi, i suoi connotati soggettivi, i suoi elementi di oggettività, che possa sussistere per il semplice fatto di essere vivi, sono senz’altro argomenti di discussione.

Buona Pausa d’ Estate

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